Qualità è “l’insieme delle caratteristiche che rendono un prodotto o un servizio conforme a determinati requisiti”.
La qualità rappresenta sempre di più un approccio da declinare su tutti gli ambiti e processi aziendali.
Per fare la differenza nel proprio mercato di riferimento non è più sufficiente pensare solo ai requisiti richiesti o agli obblighi normativi, occorre ripensare alla cultura aziendale legata alla qualità.
Per questo motivo ho deciso di strutturare la mia offerta in diverse aree di intervento modulabili e complementari.
La qualità dei prodotti si ottiene attraverso la definizione di schede tecniche, capitolati di acquisto materie prime, controlli in accettazione, analisi di laboratorio, corretta etichettatura e si può comunicare anche tramite la certificazione di prodotto.
La qualità nei processi di produzione viene garantita impostando piani di autocontrollo adeguati (HACCP per il settore alimentare e risk analyses in generale), procedure documentate, efficiente gestione dei reclami clienti, attività di valutazione dei dati. L’integrazione dei manuali qualità con il DVR e la definizione di procedure uniche permettono di limitare la parte burocratica con ottimi risultati. Le certificazioni di sistema (ISO 9001:2015, BRC, IFS, ISO 22000) danno evidenza dell’attività svolta agli stakeholders.
Un buon sistema qualità non può prescindere dalla compliance aziendale (autorizzazioni, rispetto della normativa igienico- sanitaria, sicurezza sul lavoro, GDPR).
Oggi bisogna iniziare a pensare in termini di qualità 4.0 revisionando flussi e processi con nuove visioni adatte ai cambiamenti e che si stanno preparando per le aziende.
MQ utilizza una visione globale nel fornire la propria consulenza, che tiene conto anche delle opportunità che possono emergere da ogni nuova attività, sia essa obbligatoria o volontaria.
Un esempio per me molto rappresentativo.
Un’azienda doveva modificare un reparto produttivo per poter ottemperare a obblighi di legge. L’analisi non si è fermata alla parte puramente burocratica, ma ha considerato l’attività nel suo complesso (obiettivo, possibili sviluppi commerciali futuri, ottimizzazione dei flussi di movimentazione delle merci). L’azienda ha deciso di non fare il minimo indispensabile, ma di sfruttare l’opportunità per rendere il processo adeguato.
Questo ha permesso di ottenere:
- maggiore linearità dei flussi di merci e persone;
- migliorare gli spazi;
- eliminare alcune attività ripetitive favorendo la linearità del lavoro;
- soddisfazione del personale;
- risultati per la direzione.
Vado fiera di questo progetto perché ho potuto apprezzare l’impegno e la soddisfazione di tutti i partecipanti, ma soprattutto ho imparato che si ottengono grandi risultati ascoltando e “facendo gruppo”!
Non faccio tutto questo da sola, mi piace lavorare con professionisti a me complementari.
Scambio di idee, cultura, servizio al cliente.